domenica 30 dicembre 2007

Leoni per agnelli

C'è una parte di Hollywood impegnata politicamente, che realizza film con contenuti sociali. Non è mai del tutto ostile al governo, perché questa è una prerogativa tutta italiana, ma comunque coraggiosa nelle sue denunce. Robert Redford fa sicuramente parte di questa corrente artistica. Lo ricordiamo, ad esempio, in "Tutti gli uomini del Presidente".

C'è un'altra parte di Hollywood che per quanto abbia capacità e risorse, non riesce a confezionare film che valgano la pena.

Purtroppo in "Leoni per Agnelli" le due parti coincidono perfettamente e il film che ne esce è secoli luce lontano da quello che vorrebbe essere. Si parla delle guerre americane nel mondo e se ne parla per dire che sono sbagliate, iniziate con la menzogna e condotte male, ma le azioni che dovrebbero esserne la dimostrazione si svolgono in sole 3 (tre) scene, per di più così statiche che persino la poltrona del cinema al loro confronto sembra più cinetica. Tom Cruise e Merryl Streep si affrontano in un ufficio a Washington (il duello artistico è vinto senza dubbio da Merryl Streep, mentre quello deloo spettatore contro il sonno dal sonno). Nello stesso momento Robert Redford e uno studente universitario sconfinano oltre la soglia del dolore da noia in un'anonima sala professori. Infine due soldati - se non conosciamo i loro nomi fa lo stesso - se la vedono (male) in Afghanistan contro i talebani.

Tutti gli attori parlano di impegno, invitano a tenere la guardia alta contro l'apatia, ma Robert Redford attore, doppiato da Carmine Sbadiglio, è troppo rilassante per tenerti gli occhi aperti, mentre Robert Redford regista è troppo piatto per non sembrare un letto a due piazze.

"Leoni per Agnelli" potrebbe più correttamente intitolarsi "Lexotan per Valium", ma ciò richiederebbe agli sceneggiatori uno sforzo che potrebbe svegliarli. Devono allora aver pensato di utilizzare parole e dialoghi, se non proprio banali, certamente scontati. Così scontati che tra pochi giorni staranno benissimo con i saldi di gennaio.