A fare gite lunghe e faticose come questa (1300 m di dislivello) da soli
c'è da uscire di testa. Per questo ho chiesto all'amico immaginario di
accompagnarmi. Era da un po' che non facevamo gite insieme, da quando
abbiamo litigato per il caffè. Oggi, quando ho tirato fuori il thermos
dallo zaino e mi sono ricordato solo in quel momento che lui lo beve
solo nero e io invece l'avevo di nuovo preparato con il latte, mi sono
sentito un idiota e stavo per scusarmi.
Ma lui ha tirato fuori un suo thermos con il caffè. Novità assoluta.
Siccome era tradizione che io offrissi il caffè e lui il dolcino, ho
pensato: “non avrà portato un dolcino per me e mi sta bene”. Sbagliavo
di nuovo: ha tirato fuori due girelle al cioccolato e me ne ha data una.
Tuttavia oggi abbiamo discusso di altro. Ho notato che ha sempre delle
monete da 50 centesimi in tasca. Sempre! E io so perché. Perché ogni
volta che incontra un mendicante, una zingara, un poveraccio, lui gli
allunga una moneta. Oggi gliel'ho fatto notare e lui ha tirato fuori la
storia di Gesù. “Ho sempre paura che sia Gesù travestito” mi ha
confessato.
“Gesù?” gli ho domandato. Lui mi ha ricordato la storia
di San Martino, quello dell'estate, che diede metà del suo mantello a
un poveraccio infreddolito (che era Gesù travestito) e Gesù lo
ricompensò con la faccenda che sappiamo. Ha questa ossessione. “E se poi
fosse Gesù?” mi dice.
Al che gli dico che secondo me lui compie
gesti nobili, ma si preoccupa per niente, perché Gesù non esiste. Cioè,
Dio non esiste di sicuro, per cui anche Gesù mi sembra poco probabile.
“Tu non credi?” mi ha chiesto e sembrava lo scoprisse in quel momento.
“Zero,”
“Non credi in niente?”
“In nessuna deità, di sicuro, e non nella vita dopo la morte.”
“Non si può non credere” ha quasi urlato e intanto col braccio mi
mostrava il panorama, la valle e tutto quanto. A parte il fatto che la
valle l'ha scavata il ghiacciaio e non Dio con la paletta, mi davano
fastidio le sue parole.
“Si può, sì!” ho ribadito.
“Tu credi e non lo sai. Pensi di non credere.”
Al che sono un po' sbottato: “Ma evolviti!” gli ho detto. “Sono
argomenti che tirano fuori le compagne bigotte alle medie. I pokemon
sono più avanti di te!”
È finita che si è offeso. Molto. Ma ormai la girella me l'aveva data.
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