venerdì 8 dicembre 2017

Suburbicon

Scritto dai fratelli Coen, interpretato da Matt Demon e Julianne Moore.
Ecco: qualunque regista (Vanzina e Neri Parenti esclusi ovviamente) saprebbe tirar fuori qualcosa di decente con questi elementi a disposizione,
George Clooney legge la sceneggiatura, si immagina il film e che fa? Inizia le riprese? No, prima si procura degli attori non protagonisti così efficaci che diventano più protagonisti dei protagonisti. Ci sono delle facce in questo film che reclamano la standing ovation. Ora, io ho una memoria davvero scarsa, altrimenti direi quante e quali citazioni ci sono nelle scene che si susseguono, nei volti e nella perfezione di certe inquadrature. Per esempio, non ho mai visto un pomolo di porta bello e illuminato come quello che ruota in Suburbicon, né un'ombra su un muro che sappia parlare bene come questa. Clooney, nel ritrarre l'uno e l'altra, riesce a far recitare come grandi attori persino ombre e riflessi.
Infine, Clooney fa il Clooney, ovvero tenta di rovinare il film infilandolo nel cestello della lavatrice e centrifugando con il programma "contesto sociale". Per fortuna la sceneggiatura dei fratelli Coen gli impedisce di fare cazzate e la deriva di denuncia razzista, pur essendo ben presente, resta in secondo piano. In close up rimane una storia "pulp" che potrebbero aver diretto Hitchcook e Tarantino insieme, un po' litigando, un po' dandosi il cinque. 
Suburbicon potrebbe anche non piacere a tutti e lo capirei, perché è più bello che emozionante. Più appagante che affascinante. Per me è assolutamente soddisfacente, persino da rivedere a breve, ma forse si era capito.

1 commento:

  1. Concordo completamente, un ottimo film dei Coen, quando Clooney ci mette del suo (la lezioncina sui buoni e i cattivi) prende una stecca.

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