Intanto, il Filetto Buonissimo non è fotografabile, non da me almeno, perché alla vista è ripugnante.
Ho preferito raccogliere e pubblicare la dichiarazione di un commensale.
Ingredienti: filetto vero, comprato dal macellaio, tagliato non tanto spesso. Per farlo sembrare di più, preferite 4 fettine piccole a due grosse.
Poi: cipolla, aceto, zucchero, senape panna da cucina, pepe, gas.
Ho preferito raccogliere e pubblicare la dichiarazione di un commensale.
Ingredienti: filetto vero, comprato dal macellaio, tagliato non tanto spesso. Per farlo sembrare di più, preferite 4 fettine piccole a due grosse.
Poi: cipolla, aceto, zucchero, senape panna da cucina, pepe, gas.
Preparazione: dopo aver ottenuto lo scontrino fiscale dal macellaio, tornate a casa e mettete il filetto nel frigorifero. È l'ultima cosa che userete.
Prendere una cipolla e fatela a pezzettini con coltellaccio. Più sono piccoli i pezzi, meglio è.
Soffriggete la cipolla nell'olio caldo in una padella antiaderente piccola. Mescolate con cucchiaio di legno e tenete d'occhio, ché la cipolla tende ad annerire in caso di combustione. In ogni modo, non è un problema: che sia dorata o che sia bruciata, quando aggiungerete l'aceto si aggiusterà tutto: colore e odore. Quanto aceto aggiungere? Diciamo due cucchiai? Mescolate il soffritto che adesso manda fuori gas che sembra di trovarsi tra Celere e dimostranti al G8. Quando l'effetto lacrimogeno passa, aggiungete un cucchiaino di zucchero e mescolate il tutto per qualche minuto. Poi spegnete.
A questo punto osservate il vostro lavoro. Siate sinceri: sembra una salsa o sembra una merda? Sembra una merda, per cui bisogna fare qualcosa. Se usiamo il batticarne per emulsionarlo, rischiamo di dover reimbiancare la cucina. Ma il mixer non si trova. Non è al suo posto. Prima di prendere in considerazione il matterello, guardate nella lavastoviglie. Il mio era lì. Basta tirarlo fuori avendo cura di capire per cosa è stato usato e soprattutto quando. I depositi negli angolini possono cambiare il gusto del nostro intingolo, il colore no perché per la proprietà invariantiva, la somma di tante cose, in cucina dà sempre il marrone.
Frullate il soffritto agrodolce tirandolo giù dai bordi lungo i quali tenta di scappare. Quando è diventato meno granuloso mettetelo da parte.
Nello stesso padellino, magari ripulito con un foglio di carta, mettete un cucchiaio abbondante di senape non troppo forte e tre cucchiai di panna da cucina. Mentre aggiungete la panna pensate al vostro interno coscia. Così.
Stemperate senape e panna nel padellino. Se non si emulsionano, aggiungete un po' di latte. Insomma la cosa deve essere fluida. Aggiungete quindi la salsa agrodolce di cipolla e aceto e mescolate il tutto. Insomma amalgamate le due salse.
Ci starebbe bene una macinata veloce di pepe ma nel mio Filetto Buonissimo mi sono dimenticato.
Poco prima di servire a tavola bisogna cuocere il filetto. Prendete le 4 fettine, e mentre le sollevate eucaristicamente, raccoglietevi un momento e pensate a quanto vi sono costate.
Appena scottate di qua e di là, aggiungete la salsa, poi giratele e giù altra salsa. Spostatele e giratele ancora, aiutandovi con il cucchiaio di legno e qui... attenzione. Se vi accorgete soltanto ora di aver utilizzato per cipolle olio, aceto e senape il cucchiaio di legno che sul manico riporta una scritta, nell'amata calligrafia, che dice “DOLCI”, sono cazzi. Avete sbagliato vita. Se è inverno e la stufa è accesa, siate veloci: meglio in cenere il cucchiaio che voi. Nessuno potrà dimostrare la vostra colpa. Se lo buttate nell'immondizia, lo troverà, se provate a sotterrarlo in giardino, un giorno uno strano albero vi tradirà.
La festa è rovinata dal peccato originale, ma non c'è ragione per rovinare la cena agli altri, quindi simulate buon umore e servite il Filetto Buonissimo, una fettina a testa ai commensali, e godetevi i mugolii e le parole di apprezzamento. Saranno le ultime.
Prendere una cipolla e fatela a pezzettini con coltellaccio. Più sono piccoli i pezzi, meglio è.
Soffriggete la cipolla nell'olio caldo in una padella antiaderente piccola. Mescolate con cucchiaio di legno e tenete d'occhio, ché la cipolla tende ad annerire in caso di combustione. In ogni modo, non è un problema: che sia dorata o che sia bruciata, quando aggiungerete l'aceto si aggiusterà tutto: colore e odore. Quanto aceto aggiungere? Diciamo due cucchiai? Mescolate il soffritto che adesso manda fuori gas che sembra di trovarsi tra Celere e dimostranti al G8. Quando l'effetto lacrimogeno passa, aggiungete un cucchiaino di zucchero e mescolate il tutto per qualche minuto. Poi spegnete.
A questo punto osservate il vostro lavoro. Siate sinceri: sembra una salsa o sembra una merda? Sembra una merda, per cui bisogna fare qualcosa. Se usiamo il batticarne per emulsionarlo, rischiamo di dover reimbiancare la cucina. Ma il mixer non si trova. Non è al suo posto. Prima di prendere in considerazione il matterello, guardate nella lavastoviglie. Il mio era lì. Basta tirarlo fuori avendo cura di capire per cosa è stato usato e soprattutto quando. I depositi negli angolini possono cambiare il gusto del nostro intingolo, il colore no perché per la proprietà invariantiva, la somma di tante cose, in cucina dà sempre il marrone.
Frullate il soffritto agrodolce tirandolo giù dai bordi lungo i quali tenta di scappare. Quando è diventato meno granuloso mettetelo da parte.
Nello stesso padellino, magari ripulito con un foglio di carta, mettete un cucchiaio abbondante di senape non troppo forte e tre cucchiai di panna da cucina. Mentre aggiungete la panna pensate al vostro interno coscia. Così.
Stemperate senape e panna nel padellino. Se non si emulsionano, aggiungete un po' di latte. Insomma la cosa deve essere fluida. Aggiungete quindi la salsa agrodolce di cipolla e aceto e mescolate il tutto. Insomma amalgamate le due salse.
Ci starebbe bene una macinata veloce di pepe ma nel mio Filetto Buonissimo mi sono dimenticato.
Poco prima di servire a tavola bisogna cuocere il filetto. Prendete le 4 fettine, e mentre le sollevate eucaristicamente, raccoglietevi un momento e pensate a quanto vi sono costate.
Appena scottate di qua e di là, aggiungete la salsa, poi giratele e giù altra salsa. Spostatele e giratele ancora, aiutandovi con il cucchiaio di legno e qui... attenzione. Se vi accorgete soltanto ora di aver utilizzato per cipolle olio, aceto e senape il cucchiaio di legno che sul manico riporta una scritta, nell'amata calligrafia, che dice “DOLCI”, sono cazzi. Avete sbagliato vita. Se è inverno e la stufa è accesa, siate veloci: meglio in cenere il cucchiaio che voi. Nessuno potrà dimostrare la vostra colpa. Se lo buttate nell'immondizia, lo troverà, se provate a sotterrarlo in giardino, un giorno uno strano albero vi tradirà.
La festa è rovinata dal peccato originale, ma non c'è ragione per rovinare la cena agli altri, quindi simulate buon umore e servite il Filetto Buonissimo, una fettina a testa ai commensali, e godetevi i mugolii e le parole di apprezzamento. Saranno le ultime.
Se scrivi un libro di ricette, giuro solennemente (in pubblico, e con mano sul cuore, l'altra in vista e gambe unite) di essere la prima a comprarlo.
RispondiEliminaUn ce n'è, di ricettari così.
Pensaci, Aldino:)
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RispondiEliminaHa ragione Alea: un tuo libro di ricette sarebbe un best-seller!. Mi hai fatto venire perfino voglia di cucinare!
RispondiEliminaRagazze, non mi prenderebbero sul serio :-)
RispondiEliminaUna ricetta scritta benissimo!!! Era tanto che non ridevo a crepapelle!!!!
RispondiEliminaSe scrivi un libro così, lo divoro!!!
Combinazione il libro è uscito il primo giugno e lo trovi in tutte le librerie del Regno e persino online su amazon IBS ecc. Si intitola "Non dormirai mai più" edito da Piemme.
EliminaNon ci sono ricette, però... :-)
Grazie!!!
EliminaHo continuato a leggere (le ricette) e a divertirmi come una matta!
RispondiEliminaDevi pubblicare anche quelle.
Ciao!