
Ne “I complici” Simenon mostra il
momento in cui Lambert compie il suo primo, fatale, errore già in
prima pagina. Le restanti 113 non sono altro che la maturazione dei
fatti e l'accavallarsi di decisioni sbagliate. Uno sviluppo che per
un neofita di Simenon può apparire forzato o assurdo. Ma se di
questo autore si accetta il metodo di ricerca, che rende estreme le
situazioni per ricercare il senso ultimo di fatti, persone, emozioni
e sentimenti, allora si accetta anche che i personaggi non possano
salvarsi e che i romanzi possano chiudersi soltanto con un finale
malinconico nella migliore delle ipotesi, tragico in tutte le altre.
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