Dopo 8 minuti di attesa, decide di passare sotto le sbarre. Evidentemente
sono abbassate per errore. Oppure il convoglio si è fermato perché la
nebbia è troppo fitta anche per i treni. 8 minuti che si sommano al suo
ritardo. E se invece il treno fosse appena dietro il muro di nebbia? No,
non è possibile: si sentirebbe lo schiocco dei fili che si frustano, le
rotaie vibrerebbero. Ci sarebbe nell'aria la tensione che sempre
precede il treno. A meno che la nebbia non assorba anche quella.
Un passo oltre la sbarra fradicia ed ecco apparire il primo binario, affogato nell'asfalto. Il secondo è soltanto il riflesso, vago, di fanali fumanti oltre la seconda sbarra. Perché rischiare? Perché lui certamente sarà già arrivato da lei. Non si fida di lui. E non si fida di lei.
Tre passi. Metà strada. Un rumore. Sì, i fili si sono toccati. Gelo nella schiena. Il cuore, prima stupido, adesso pazzo. Indietro o avanti? Lei. Lei è avanti, quindi avanti.
No, peccato, era indietro.
Un passo oltre la sbarra fradicia ed ecco apparire il primo binario, affogato nell'asfalto. Il secondo è soltanto il riflesso, vago, di fanali fumanti oltre la seconda sbarra. Perché rischiare? Perché lui certamente sarà già arrivato da lei. Non si fida di lui. E non si fida di lei.
Tre passi. Metà strada. Un rumore. Sì, i fili si sono toccati. Gelo nella schiena. Il cuore, prima stupido, adesso pazzo. Indietro o avanti? Lei. Lei è avanti, quindi avanti.
No, peccato, era indietro.
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