domenica 4 dicembre 2016

Sully

È un'americanata? Sì è un'americanata. Ma quanto sono bravi gli americani a fare le americanate? Sully è l'ultima in ordine di uscita: per capirci ti prende appena si spengono le luci in sala. 
È come quando ti lasci andare su uno scivolo ai giardini (provate almeno a ricordarvi com'era) Non è che ci si può fermare a metà. Giù fino a quando i piedini toccano la buca nella terra.
Uguale, qui, il volo Cactus 1549 della American Airways ti imbarca già dalla prima scena e poi scivola sull'aria a motori spenti, fino ad ammarare nel fiume Hudson 208 secondi dopo, il 15 gennaio del 2009.
È una storia vera, ricostruita da Clint Eastwood, regista, e Tom Hanks protagonista. Direi che nel cast c'è anche la città di New York stretta nel gelo dell'inverno.
Check list al decollo:
Azione? Ok
Emozione? Ok
Indignazione? Ok
Tensione? Full
Fin troppa tensione, tanto che ieri sera, al cinema Ambra2 di Valperga mi chiedevo: "Ma perché mi sto strappando i peli della barba come un deficiente?"
Chiedo scusa per un entusiasmo che normalmente tendo a nascondere, ma quando un lavoro creativo è fatto bene, l'effetto è questo.
Se ieri sera non avete potuto, fate in tempo anche oggi, usciti dal seggio. Io, intanto, per un po' non prenderò aerei.

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