sabato 2 maggio 2015
Tutti i nomi
Mi dicono che ci sono due atteggiamenti distinti quando si è indecisi tra due ragazze. Il primo risponde alla domanda: Quale mi piace di più? Il secondo alla domanda: quale delle due la darà più facile? Cambiamo livello: i libri sono come le ragazze: possono benissimo dirti di no. Anzi, proprio come le ragazze lo fanno spesso e con sadico piacere. Io ho iniziato due libri: “L'età delle promesse” e “Io confesso”, rendendomi ben presto conto che il primo prometteva tesori nascosti, ma il secondo dava segnali più espliciti. Quando ne scorrevo le pagine (è di carta) rispondeva. Non so se mi spiego. Tanto che mi sono detto: "oh, si preannuncia una bella cosa". Poi, però, passeggiando sotto i portici di via Cernaia, ecco una bancarella di quelle serie, con un bouquiniste di quelli che hanno letto tutto, ed ecco superare l'odore di muffa “Tutti i nomi”. È finita che tra i primi due ha prevalso il terzo. Ma ha prevalso cosa? L'insoddisfazione, come è naturale che sia. È stata una passione fugace, condita dai sensi di colpa. Si può amare con distrazione? Sì, ma non si chiama amore, è una perdita di tempo e soprattutto di occasioni. “Tutti i nomi” mi ha sedotto con quell'atmosfera senza tempo, senza colori e senza nomi che pochi, pochissimi scrittori sanno evocare. Con un personaggio seriamente ottuso come mi sento io. Ma intanto pensavo agli altri due libri, in attesa. Ma sarà poi un'attesa? Mi domandavo: "Mi aspetteranno?" Non lo so ancora. Proverò a riallacciare i rapporti facendo finta di niente. Dove eravamo rimasti? Con le ragazze non funziona. Ma in verità non lo so. Parlo per sentito dire.
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