Concerto Metal dei Nanowar of steel,
ieri sera al Cafè Liber a Torino. Io c'ero.
No, non mi serviva un alibi. No, non
sono stato affidato ai servizi sociali. No, non avevo biglietti
gratis e purtroppo non dovevo punirmi per aver commesso atti impuri.
Nella mia personale classifica dei gusti musicali, il metal
viene prima della lirica albanese, ma molto dopo il folk delle Isole Tonga. Per dire.
Quindi?
Perché sono stato due ore a subire
pestoni e spallate da giovani fan del cazzo che facevano “head banging”
davanti al palco? (Per chi non lo sapesse, l'”head banging”
consiste: primo, nell'agitarsi, secondo, nell'agitarsi e, terzo,
nell'agitare avanti e indietro la testa, in modo che i capelli
rilascino forfora nell'aria. Questa rimane in sospensione, illuminata
dai tagli di luce, e c'è chi passa a tirarla su col naso pensando
che si tratti di altro).
Quindi? Succede che i pezzi dei Nanowar mi
prendono tanto da farmi immergere, volontario e pagante, in quella bolgia.
Meglio: ci sono tre canzoni che mi mandano. Inserisco di seguito i link di youtube sperando che funzionino. Ascoltateli un paio di volte e non ve li toglierete più dalla testa. Vi fanno schifo? Allora sentite bene i testi. Fanno vomitare lo stesso? Allora toglietemi la patria potestà dei tre figli (magari!) e toglietemi pure dagli amici. Io ci trovo intelligenza e creatività. Che così tanta non se ne vede in giro.
Se incontrate problemi
tecnici nell'ascolto, ditemelo: ho comprato anche il CD e ve lo presto. :-)
Nessun commento:
Posta un commento