Se cercate su www.libraccio.it non
troverete il “Manuale su come girare un polpettone americano” ed.
1976, usato, perché l'unica copia l'ha comprata Angelina Jolie prima
di girare Unbroken. Ha studiato e ha applicato il manuale alla
perfezione. Se infatti andrete a vedere il film, non troverete
un'invenzione che sia una, non un nuovo punto di vista, nessuna
grafica innovativa, non un'idea narrativa... niente. È perfetto.
Qualcuno, però, deve aver strappato e
usato pagina 98 de il “Manuale su come girare un polpettone
americano”, ed. 1976, per farsi una canna. Peccato perché così
Angelina non ha potuto studiare il capitolo in cui si raccomanda al
regista di non girare scene in tempo reale. Ovvero, se una sequenza, nella realtà, dura, poniamo, 4 minuti, con il montaggio e opportuni
tagli si può far durare 40 secondi o 20 o meno ancora. Ecco che, non
conoscendo questo trucchetto, la Jolie, il naufragio del protagonista, che dura 45
giorni, la gira in 45 giorni e la monta in pellicola in modo che duri
45 giorni. Per questo nelle locandine del film si raccomanda di portare in sala vari cambi di
biancheria e scegliere bene i vicini di poltrona.
Altro? Sì, all'inizio, quando si
raccontano infanzia e adolescenza del protagonista, la Jolie infila
una raffica di scene raccapriccianti. I genitori italiani sono
rappresentati in modo imbarazzante: il padre del protagonista strappa
per un niente alla madre del protagonista l'Oscar di merda per la
peggior comparsa del millennio. Recitano da cani, ma anche perché
sono diretti da cani e - scusate se scomodo i fratelli Coen, che
hanno steso la sceneggiatura - gli fanno fare e dire cose da cani.
Con il massimo rispetto verso i cani. Cari fratelli Coen, Joel ed Ethan, non è che
l'avete usata voi pagina 98?
Perfetto!
RispondiEliminaAdrianaT.