sabato 12 settembre 2015

Dalle nove alle nove

Sì che mi è piaciuto. No che non è bello.
La coerenza qui difetta perché il racconto è costruito intorno a un'idea notevole e originale (che costituisce la sua forza) ma la storia è proprio brutta. Il personaggio fa perdere la pazienza. Si comporta come uno dei Cesaroni, (non vorrei che sembrasse che me la tiro con le citazioni dotte) i quali rendono assurde e complicate situazioni che si potrebbero risolvere in modo molto semplice. Riesce impossibile immedesimarsi e questo è un guaio in un racconto. Riesco a immedesimarmi totalmente persino coi personaggi di Piperno, che sono delle vere merde. Qui, non ci riesco proprio, perché Demba è troppo coglione.
Però, alla fine si scopre che non è affatto così. C'era un perché. Si palesa l'idea di cui parlavo all'inizio. Allora perché non fare marcia indietro e rivedere il proprio giudizio? Perché il gioco è durato troppo e il sentimento anti Demba ormai è bello e consolidato. Sarebbe come ricredersi su Renzi, la Boschi e pensar bene del PD. Non so voi. A me pare impossibile.

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