martedì 10 gennaio 2017

Paterson

Dirò tre cose. La prima è che ho bisogno di sapere come si chiama la doppiatrice che impresta la voce alla protagonista, ché vorrei chiederle se ha già impegni per la prossima vita.
La seconda è che vorrei sapere dall'attrice protagonista se ha già preso impegni per la prossima vita.
La terza cosa che dirò è una poesia. Ma attenzione, è una poesia che in questo film poetico sulla poesia non c'è. La so per conto mio e la riporto qui.


Tutte le lettere d'amore sono
ridicole.
Non sarebbero lettere d'amore se non fossero
ridicole.
Anch'io ho scritto ai miei tempi lettere d'amore,
come le altre,
ridicole.
Le lettere d'amore, se c'è l'amore,
devono essere
ridicole.
Ma dopotutto
solo coloro che non hanno mai scritto
lettere d'amore
sono
ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo
senza accorgermene
lettere d'amore
ridicole.
La verità è che oggi
sono i miei ricordi
di quelle lettere
a essere ridicoli.

È una poesia di Pessoa e - ripeto - nel film non c'è. Nel film ce ne sono altre. Ma se l'avete letta e se vi è piaciuta come è piaciuta a me, allora anche il film vi piacerà come è piaciuto a me. Non saprei in quale altro modo potrei dirvelo.

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