sabato 4 agosto 2007

Desperate housewives

Può capitare di essere lasciati da una donna. Ma farsi abbandonare contemporaneamente da 4  casalinghe, un lunedì sera, non è spiegabile neanche con l'alito cattivo. Purtroppo di spiegazioni la Rai non ne dà mai: quando tronca una storia, la chiude senza tanti preliminari e se ne frega se una sera scopri di punto in bianco che è finita, e te ne rimani lì, stupido, con il telecomando inclinato verso il basso, la mandibola cascante e il torcicollo, come quando ti addormenti sui sedili di Trenitalia.

Non lo sapevi? Non leggi Sorrisi e Canzoni? Allora piangi e taci.

Ma come? Ma lo sa la Rai che se ogni lunedì riuscivamo a sopravvivere all'ufficio prima e alle nostre famiglie dopo, era perché la sera ci trasferivamo in Wisteria Lane? E per la Rai, questi mesi non hanno significato nulla? Tutto lo share che le abbiamo dedicato, settimana dopo settimana, è stato portato via dallo sciacquone come quando avevamo tredici anni e passavamo i pomeriggi chiusi in bagno?

Avremmo dovuto renderci conto che il sentimento era a senso unico già quando la Rai ci ha dato il bidone con gli appuntamenti fissati "Oh, avevate capito martedì? No, no era lunedì"

Prendiamone atto. Non abbiamo mai contato niente e ha sempre avuto ragione Ferradini "dille che l'ami e sta sicuro che ti lascerà". 

Il problema è che qui ne amavamo 4, e ciascuna in un modo speciale. E così ciascuna ci mancherà in un modo tutto suo.

Gabrielle, la signora Solis, che a vederla in guepiere ti sale la febbre esterna, interna e intermedia. Appenderemo il suo poster in casa e il suo volto sarà lo screen shot del pc, salvo passare alle bandierine di Windows all'arrivo di nostra moglie.

Bree Van de Kamp, così algida, così palesemente derivata del poliuretano, forse riusciremo a dimenticarla, ma non appena chiuderemo gli occhi, i suoi capelli ramati torneranno a colorarci le notti di malinconia.

Lynette non la dimenticheremo per due motivi: o perché ne abbiamo sposata una uguale e ce l'abbiamo in casa, o perché sarà lei a dimenticarsi di noi, totalmente divorata dalla sua famiglia.

E infine Susan. Susan non siamo disposti a lasciarla andare senza combattere. Potremo rivederla in qualche altra serie, ma non sarà la stessa cosa, perché qualche indegno regista la farà apparire diversa dalla cerbiatta in amore da proteggere e coccolare.

Ritorneranno? Forse tra un anno, così dicono molti su internet. In America ritorneranno sicuramente, ma in Rai? Saranno sufficienti gli ascolti registrati dalla serie quest'anno per i buyer della televisione italiana? Siamo stati mediamente in 3milioni e 100mila a seguire le donne più  politicamente scorrette delle serie televisive, e dal momento che la Rai ragiona solamente con i numeri possiamo sperare bene, perché non siamo pochi. Però non siamo nemmeno così tanti da assicurare l'en-plein di entrate pubblicitarie.

Aspettiamo. Nel frattempo possiamo vedere e rivedere le cassette che abbiamo prudentemente registrato per saltare la pubblicità. (Eh sì!). E nello struggente ricordo, persino gli stacchetti con la mela che piomba giù ci faranno sentire un po' meno soli.



 

Nessun commento:

Posta un commento