sabato 4 agosto 2007

Il Dio delle piccole cose

Se un libro ha la capacità di  trascinarti dentro di sé ha un valore immenso: ti offre l’occasione di vivere un’altra esistenza, anche se soltanto in prestito e per un tempo breve. Se poi il libro è costruito veramente bene, non hai modo di accorgerti dell’inganno e ti appropri di scampoli di esistenze altrui, allungando e arricchendo la tua stessa vita. 

Ma ieri sera tardi, quando sono arrivato alla 350ª e ultima pagina de “il dio delle piccole cose”, ho provato anche un’inedita sensazione di rimpianto. Il rammarico per aver compreso troppo tardi che mi trovavo di fronte a uno di “quei” libri e che avevo sciupato l’occasione. Soltanto dalla metà o poco meno, dopo un paio di settimane di lettura stanca e superficiale, ho cominciato a trasferirmi davvero in India ad Ayemenem per vivere la storia insieme con i protagonisti.  Solo a metà libro ho iniziato a preoccuparmi per Ammu e a voler davvero bene a Estha e Rahel, i gemelli dizigoti. Solamente a metà ho capito che lo strano, faticoso linguaggio adottato dalla scrittrice indiana Arundhati Roy è in realtà un semplice, prezioso e delicato incastro di immagini ed emozioni, che utilizza la scrittura come veicolo indispensabile per costruire sensazioni, ma senza cercare in esso la propria gratificazione. Probabilmente è questo che la fa grande.

E io, incosciente lettore distratto, assonnato, discontinuo, mi sono perso la prima metà del libro (cioè la giovinezza) perché quando finalmente ci sono entrato dentro, mi sono trovato ad annaspare nel fiume (in India c’è sempre un fiume) nel tentativo di tenermi a galla e comprendere il perché, il come, il quando, il chi questo e il chi quello.

Ho recuperato tutti i fili, credo, ma ormai ero nella seconda metà, quella che nei libri e nella vita è in discesa e corre più veloce della prima. Così, televisione spenta e silenzio, mi sono trovato a scorrere  ormai insonne e straordinariamente attento, l’indice, poi il risvolto e infine la quarta di copertina color sabbia pastello.

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