sabato 4 agosto 2007

Sin City

Per chiunque, francesi e manager giapponesi a parte, è più economico riconoscere la superiorità altrui piuttosto che sbatterci contro. Ecco perché dal 1° giugno la Torcia Umana, Mister Fantastic e la Cosa stanno usando i loro super poteri per convincere quelli della Fox a bloccare l’uscita de “I Fantastici Quattro” prevista per settembre. Vogliono  evitare che venga comparato con Sin City. Hanno immediatamente realizzato che nessuna opera del filone “da fumetto a film”, del passato del presente o del futuro, è in grado di reggere il confronto con Sin City.

Superman, Batman e Uomo Ragno stanno a Sin City come il Subbuteo sta a Pro Evolution soccer 4 per Play Station2. (Prova a segnare un gol in rovesciata con il Subbuteo e a rivederlo da 5 angolazioni diverse se sei capace).

Se a questo punto resta poco spazio per parlare del film è perché il film è da vedere. Con l’avvertenza che è crudo come il sushi e che non lascia in pace lo stomaco fino alla fine. Quasi in bianco e nero, (ma che bianco e nero!) in Sin City gli attori sono disegnati dalla tripla regia di Robert Rodriguez, Frank Miller (che è l’autore dei fumetti di Sin City, la città del peccato) e Quentin Tarantino che non può mancare dove il sangue cola bianco come neve. La mano di Tarantino è persino riconoscibile qua e là, ad esempio quando un lupo fa un certo tipo di pasto. Gli attori, per quel che servono, sono perfetti. Elijah Wood, molto più noto come Frodo nel  Signore degli Anelli, merita applausi anche se non cambia mai espressione. Mickey Rourke, invece, è talmente truccato che la sua parte poteva essere tranquillamente affidata a Christian De Sica, che non avrebbe sfigurato. Bellissima Jessica Alba, (ci si potrebbe accontentare di essere la sua pedicure) oltre che furbissima. Infatti in Sin City è la ragazzina protetta dal detective Hartigan, (il Bruce Willis che hai sempre sognato) mentre nei Fantastici Quattro, Jessica è la donna invisibile.

Grande anche Clive Owen, recentemente incontrato in “Closer”. Ma là faceva la figura del pesce persico, mentre in Sin City sono tutti eroi straffichi, anche i cattivi. C’è da chiedersi perché il super cattivo Yellow Bastard assomigli così tanto a Quark di Star Trek, ma durante il film non ci pensi due volte perché la tensione generata è tale che le pagine si sfogliano troppo veloci. Come quando trovi in edicola il tuo fumetto preferito, Sin City lo assumi per immagini e solo quando la sete di emozioni è placata ti permetti di ricominciare leggendo i testi. Pare che Rodriguez sia già al lavoro per realizzare il seguito. Se è vero, aspettiamolo. Sin City 2 sarà l’unico termine di paragone per Sin City.

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