Comprate, fatevi prestare o, se preferite, rubate “Il responsabile delle risorse umane” di Abraham Yehoshua, Einaudi, edizione super ET euro 10,50. Poi leggetelo con tutta serenità, perché è così che va letto e perché avete la garanzia “soddisfatti o rimborsati”
Per ottenere il rimborso si dovranno verificare le seguenti condizioni:
A) non dovrete apprezzare l’idea dello scrittore, che evita di inventare nomi per i suoi personaggi e si limita a definirli con la loro carica o qualifica. Sentirete parlare di ex moglie, figlia, madre, titolare, giornalista, cameriere, ragazzo, nonna, fotografo, autisti, direttore, console, doganiere, soldato ecc. Vi accorgerete che i nomi propri non vi mancheranno affatto, che non aggiungono nulla ad una scrittura matura come questa. Anzi, troverete naturale e persino comodo poter capire sempre e senza fatica di chi si sta parlando. Ma ricordate: se questa particolarità vi piace, perdete il diritto al rimborso.
B) non dovrete apprezzare l'unicità di un romanzo che si legge senza che vi sia tensione narrativa. Non è il Codice da Vinci, per intenderci. Andrete avanti semplicemente perché il libro va avanti.
C) non dovrete apprezzare l’arte dello scrittore che ha capito, prima di tanti (prima di tutti i giornalisti Rai per esempio) che per evitare la banalità, che è una delle piaghe più profonde di questi anni, basta raccontare i fatti usando parole semplici.
D) non dovrete identificarvi, nemmeno un pochino, con il responsabile delle risorse umane, un impiegato che non vuole impegnarsi nella missione che il suo titolare gli ha affidato perché non la capisce e non la sente sua.
Non dovrete, infine, sentire la mancanza del libro una volta finito e non dovrete correre a comprare o rubare, dello stesso autore, “L’amante” o “La sposa liberata”, rispettivamente del 1977 e del 2001.
Per ottenere il rimborso mettete la vostra copia su e-bay e segnalatemelo. Lo acquisterò volentieri per regalarlo ai migliori amici, con garanzia soddisfatti o rimborsati.
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