sabato 4 agosto 2007

Le false verità

Prima le buone o le cattive? Le cattive: il film.

Molti di quelli che l’hanno visto non lo confesseranno a nessuno e si vergogneranno per essersi fatti adescare dalla locandina con la schiena nuda della protagonista e da un titolo che è un ossimoro intrigante: “Le false verità”: “Where the Truth Lies” per chi ci segue dall’estero.

Un po’ come votare Forza Italia. Ad ammetterlo c’è il rischio di essere giudicati dei piccoli  Emilio Fede e allora meglio tacere. Così Forza Italia si trova ad essere il primo partito senza che nessuno lo abbia votato e le false verità sale la classifica dei film più visti senza che nessuno abbia il coraggio di dire che è una boiata.

È una boiata perché è troppo complicato. Ci sono fulgidi esempi di film raccontati con linguaggi cinematografici difficili, anche molto più difficili di questo,  ma che stanno su un altro sistema galattico.Un esempio per tutti:  “L’uomo senza sonno”; non ci capisci niente fino alla fine, ma alla fine capisci perché non ci capivi niente e ti rendi conto che poter capire tutto insieme alla fine è la vera emozione che il regista ti regala. Nelle “false verità”, invece, oltre a non capire il film, non capisci neanche perché sei andato a vederlo. Una trama da mal di testa per scoprire, alla fine, che il colpevole è il maggiordomo?  Segnatevi il nome del regista-sceneggiatore: Atom Egoyan e conservatelo nel portafoglio insieme al certificato delle vaccinazioni, così vi farete un richiamo ogni tanto ed eviterete di vedere per sbaglio il suo prossimo film.

Adesso le buone: le tette. Tante e belle. In Internet ce ne sono anche di più, ma al cinema sono diverse, non c’è niente da fare. Un’altra buona notizia è Kevin Bacon, un bravo attore che si vede, ma poco, in film di qualità come “Mystic River”, “Sleepers” e “Codice d’onore”.

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